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Il volume si compone di circa duecento e-mail inedite, che restituiscono il decennale colloquio epistolare dell'autore con un suo promettente allievo, tragicamente scomparso. Esso rappresenta ben più che l'affettuoso esercizio commemorativo di un allievo straordinario e un documento eloquente del forte sodalizio intellettuale fra questi e il suo maestro di studi danteschi, offrendo al lettore una testimonianza esemplare dell'itinerario di formazione di un giovane dantista (di cui si pubblicano, in appendice, alcuni saggi sparsi e la bibliografia completa degli scritti), già redattore, oltre che degli «Studi e problemi di critica testuale», del «Bollettino dantesco. Per il settimo centenario», e precoce autore di una pionieristica indagine genetica del Comentum alla Commedia di Benvenuto da Imola. Ma il carteggio è, in definitiva, anche la cronaca amara di una sconfitta, personale ed accademica, e la drammatica denuncia della disperante impermeabilità del nostro attuale reclutamento universitario, che si rivela troppo spesso incapace di assorbire, dopo averli formati, gli ingegni migliori, ed è anzi tale da mortificarne le legittime attese e la stessa vocazione alla ricerca.